13 consigli ABContact per risparmiare sul gas

risparmiare sul gas

Si avvicina un inverno difficile per il mercato energia: tra aumento dei costi, e riduzione delle forniture, siamo tutti alla ricerca di consigli su come risparmiare. Tra la ricetta dell’ENEA, e tutta l’esperienza della consulenza energia di ABContact, ecco i migliori consigli per affrontare inverno risparmiando sul gas.

Le piccole regole di manutenzione

  1. Il primo consiglio, valido non solo per risparmiare sulla bolletta, è di svolgere una valutazione energetica della casa. Individuare gli ambienti non abitati, così da evitare di riscaldarli, e rivolgersi ad un tecnico per una diagnosi dei consumi permette di ridurre da subito i costi. Se i prezzi sono ciò che vi frena, non preoccupatevi: sono generalmente accessibili, e gli incentivi a fondo perduto del “Conto termico” rendono i consulti ancora più abbordabili. Senza contare che il costo della consulenza è detraibile.
  2. Ma i controlli non devono limitarsi solo agli ambienti: anche il controllo e la manutenzione degli impianti è importante. La pulizia dei filtri delle caldaie e lo sfiatamento dei termosifoni riducono i consumi, così come la sostituzione delle valvole manuali per la regolazione del flusso d’ acqua dei caloriferi con valvole termostatiche. Queste abbassano fino al 15% le spese, normalizzando la temperatura di una stanza su quella dell’intero appartamento, e riducendo così l’irraggiamento nelle stanze naturalmente più calde.
  3. Può essere utile invece disporre di pannelli isolanti e termoriflettenti tra calorifero e muro, per aumentare il rendimento del calore emanato dal riscaldamento.

Attenzione a quella caldaia!

  1. Anche fissare la temperatura sui 19° evita sbalzi termici che, oltre ad avere ripercussioni sulla salute, aumentano il consumo di gas: per ogni grado, si stima infatti che aumentino circa del 5%. Questo significa, però, fare attenzione anche agli orari di funzionamento: in un’abitazione con un medio isolamento termico, infatti, il calore che si accumula mentre l’impianto è in funzione permane anche allo spegnimento della caldaia. Quindi, per le zone in cui sono previsti tetti massimi di accensione giornalieri, il consiglio è di spegnere la caldaia nelle ore notturne, o quando non si è in casa. In questo vengono in aiuto i cronotermostati, che consentono di programmare l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento in concomitanza con gli orari in cui si è fuori casa, o in cui si va a dormire.
  2. Se state pensando di svolgere piccoli lavori di ristrutturazione, il primo consiglio è preferire il riscaldamento autonomo a quello centralizzato. In alternativa, si possono installare dispositivi di contabilizzazione del calore che permettono di scorporare i costi fissi da quelli relativi ai consumi, così da ripartirli correttamente e pagare solo i metri cubi di cui si è effettivamente usufruito.
  3. Una seconda possibilità è quella di sostituire la caldaia esistente con una a condensazione: in una caldaia tradizionale, l’acqua viene scaldata dalla combustione del gas, i cui vapori risalgono poi la canna fumaria per essere espulsi. In una caldaia a condensazione, il vapore acqueo contenuto in questi gas viene recuperato, con la possibilità di ottenere fino al 30% in più di calore alla stessa quantità di energia.
    La condensazione del vapore, tuttavia, non avviene a temperature superiori ai 55°: per questo motivo è necessario impostare una temperatura di mandata tra i 50 e i 55%. Il calore risale comunque le pareti, che rilasciano calore all’ambiente per irraggiamento, senza produrre eccessivo vapore. Se alla caldaia a condensazione abbinaste poi impianti di riscaldamento a bassa temperatura come pannelli radianti a pavimento, le possibilità di sfruttare la condensazione del vapore acque nei fumi sarebbe massimizzata.
  4. E poi, via libera ai sistemi isolanti: dalle tapparelle ai serramenti, dalle porte alle finestre a vetri, oltre alla realizzazione dei cappotti interni o su facciate, tetti e solai, fate estrema attenzione agli spifferi e alle dispersioni di calore. Se i cappotti possono ridurre le dispersioni di calore tra il 40 e il 50%, i materiali devono però essere altamente coibentanti. Spazio quindi a PVC e legno, per finestre o cassonetti delle tapparelle, e doppi o tripli vetri in base alle esigenze, e alle controsoffittature delle stanze, che con il giusto isolamento, fanno risparmiare fino al 20% di energia.

Acqua sanitaria, cucina, ristrutturazioni: sì, ma prima occhio alla tariffa

  1. Un ulteriore consiglio riguarda l’uso di acqua sanitaria. Che le docce consumino meno acqua calda delle vasche (75-90 litri per una doccia di 5 minuti e 35-50 per una di 3 contro i 120-160 litri di un bagno) è risaputo, come anche che è importante chiudere l’acqua quando ci si insapona o si applicano trattamenti che devono restare in posa. Un ulteriore metodo di risparmio, che invece non tutti forse conoscono, consiste nell’installazione di frangi-getto, o riduttori di flusso su rubinetti e soffioni delle docce, che si stima riducano i consumi di acqua circa del 25%.
  2. Inoltre, la temperatura di mandata ideale sarebbe inferiore ai 40°: oltre tale soglia, l’acqua risulta troppo calda, e va miscelata con quella fredda in un inutile consumo di energia.
  3. Anche la sostituzione di un vecchio scaldabagno con uno moderno ad alta efficienza, elettrico, ibrido o a pompa di calore rappresenta un’altra soluzione, se state progettando piccoli lavori approfittando del Suberbonus 110%.
  4. Anche in cucina è possibile fare attenzione al consumo di gas. Posizionate le padelle su fornelli adeguati al diametro, copritele quando sono sulla fiamma e spegnete il gas prima di terminare la cottura, per sfruttare il calore residuo e dimezzare i tempi di preparazione e l’utilizzo di energia. Le cotture come quelle a vapore, inoltre, consentono di cucinare in modo più sano e di ridurre i consumi del 10%.
  5. Altri consigli più invasivi, come affidarsi a pavimenti riscaldanti anziché ai termosifoni tradizionali, o a pannelli fotovoltaici, camini o pompe di calore richiedono interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica non per tutte le tasche, anche se si può beneficiare in questi casi di incentivi fiscali.
  6. Prima di arrivare a ristrutturare completamente la vostra casa, uno dei sistemi più rapidi e sicuri per risparmiare è scegliere la giusta tariffa per le proprie abitudini di consumo. Le tariffe, infatti, cambiano almeno trimestralmente, e i prezzi si adeguano di conseguenza. È difficile, tuttavia, restare al passo con i prezzi, le voci e i costi della bolletta.

Per questo motivo, consulenti energetici come ABContact sono a tua disposizione per analizzare i tuoi consumi, e aiutare a scegliere il fornitore più indicato per te e per le tue esigenze. ABContact, infatti, ti aiuta non solo a rendere i tuoi spazi più efficienti dal punto di vista energetico, riducendo i consumi, ma compara per te tutti i fornitori presenti sul mercato, e individua quello con il prezzo più basso tenendo in considerazione tutte le voci di spesa, anche i costi sommersi, e non solo le spese della materia prima energia. In questo modo, il risparmio è garantito e immediato.

Contatta quindi ABContact per informazioni senza impegno, o vieni a trovarci in ufficio per scoprire come iniziare da subito a risparmiare sulle tue bollette.

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