Ricarica auto elettrica

ricarica auto elettrica

Automobili: il futuro della mobilità è elettrico

Non solo riscaldamento, cucina e acqua sanitaria: anche il futuro dell’automobile passa dall’elettrificazione.

Il report UNRAE 2022 ha registrato, per il 2021, un aumento delle immatricolazioni ECV (elettriche pure e ibride plug-in), da 17.185 a 136.311, il 9,4% del totale delle immatricolazioni. Un trend destinato a crescere ancora, se si guarda la media europea del 20% guidata dalla Germania (26%), quindi Regno Unito (18%) e Francia (18,3%). E se si considera che, entro il 2030, le previsioni prevedono un parco auto circolante in Europa elettrificato almeno al 30%.

Un trend quindi che non può più essere ignorato, soprattutto per le migliaia di interessati alla ricerca di informazioni chiare e linee guida su come gestire e mantenere un’auto elettrica, prima di fare il grande passo. Perché l’auto elettrica è comoda, e a fronte di un prezzo iniziale non indifferente, consente di risparmiare sul lungo periodo. Si tratta in pratica di un investimento per privati e aziende, soprattutto alla luce degli ultimi aumenti di gas e benzina.

Auto elettrica: linee guida alla ricarica “domestica” (anche per aziende)

A differenza dei primi modelli, infatti, quelli odierni consentono di ricaricare i mezzi anche da casa, come sa bene l’80% dei proprietari che ricarica le vetture mentre sostano per la notte nel box auto. Si spende notoriamente meno che alle stazioni di ricarica pubbliche, e le batterie durano più a lungo. 

Senza contare che non c’è bisogno di scaricare prima la batteria completamente: le moderne batterie agli ioni di litio lavorano meglio con piccole ricariche parziali, per cui è più conveniente metterla in carica ogni volta che se ne ha la possibilità, pur considerando che una batteria piena si ricarica più lentamente di una vuota, quindi ricaricare solo l’ultimo 20% richiede più tempo.

Non è nemmeno obbligatorio cambiare il contatore o chiedere ulteriori permessi, se non si chiede un aumento della potenza contrattuale, in seguito al quale alcuni comuni potrebbero richiedere una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). I mezzi possono essere infatti ricaricati anche con il tradizionale contatore di potenza 3kW, pur facendo attenzione ad approfittare degli orari notturni in cui gli elettrodomestici a più alto consumo sono spenti. E considerando che la potenza del contatore influenza la velocità di ricarica: servono 5 o 6 ore per una carica completa con un contatore a 3,7 kW, mentre se ne impiegano solo 2 o 4 a 7,4 kW. 

Anche per questo, quindi, se l’auto elettrica può essere ricaricata attaccandola alla presa di corrente tradizionale, è però sconsigliato perché le normali prese domestiche non sono progettate per fornire a lungo potenze elevate, e rischiano di danneggiarsi. Per i casi di emergenza, meglio affidarsi al trickle in associazione ad un cavo ICCB (In Cable Control Box), un sistema portatile che usa una spina standard a 3 poli per prelevare energia dalla rete attraverso le prese comuni. Questo sistema, tuttavia, potrebbe richiedere anche più di 24 ore per una ricarica completa.

Per una soluzione di lungo periodo, invece, è meglio investire una piccola somma per chiedere ad un qualunque elettricista di montare una presa CEE industriale. O ancora meglio, affidarsi ad una stazione di ricarica. Le stazioni di ricarica, infatti, regolano in automatico la potenza per evitare il distacco del contatore, e perché no, se avete un impianto fotovoltaico, e volete usarlo per ricaricare la vostra auto, fare in modo che venga consumata soltanto l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari.

Le stazioni di ricarica, wall-box o colonnine, o ancora home station, sono molto più sicure: si tratta, infatti, di caricatori veloci a corrente continua che, al contrario delle normali prese domestiche, alimentano direttamente le batterie dei veicoli per una ricarica più rapida, assorbendo il massimo della potenza consentita. La rete domestica, infatti, funziona con rete alternata, che deve perciò essere convertita dal caricatore integrato nel veicolo, fornendo perciò minor energia e impiegando più tempo per la ricarica. Una wallbox, inoltre, permette di gestire la carica anche da remoto e scegliere le fasce orarie in cui l’energia ha un costo più basso.

Perché il veicolo elettrico, quindi, sia una scelta davvero vantaggiosa, conviene affidarsi a dei professionisti che facciano risparmiare tempo e denaro nell’installazione delle stazioni di ricarica, e affidarsi a offerte luce davvero vantaggiose. ABContact vi garantisce l’una e l’altra: non solo riserviamo ai nostri clienti le offerte migliori per luce e gas, ma vi aiutiamo anche ad efficientare i vostri consumi, per individuare i momenti della giornata migliori per ricaricare i vostri mezzi. Inoltre, i nostri partner tecnologici vi aiuteranno a trovare la soluzione tecnologica migliore tra colonnine, wallbox e prese industriali. Contattate quindi ABContact per una mobilità elettrica di casa o del parco auto aziendale davvero efficiente, e iniziate a risparmiare da subito!

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